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raccolta differenziata condominiale

Raccolta differenziata e altri piccoli accorgimenti per un condominio green

La raccolta differenziata è attiva su buona parte del territorio nazionale e, laddove prevista, è un obbligo disciplinato dall’art. 3 d.lgs. 52 del 3/4/2006. È dunque la Legge stessa che disciplina la raccolta e vieta di ammassare i rifiuti. L’argomento diventa perciò estremamente caldo in tema condominiale dove diversi nuclei abitativi sono chiamati a coabitare e a fare la propria parte. Ti ricordiamo che è l’intero condominio a pagare le irregolarità, anche se commesse da un solo inquilino o, peggio ancora, da inadempienze dell’amministratore.

Come sappiamo, la raccolta differenziata in condominio viene organizzata dal Comune che provvede con la consegna degli appositi contenitori per indifferenziato, carta e cartone, organico, plastica, vetro, i quali vengono poi ritirati secondo una cadenza settimanale. Quindi, se nel tuo comune non è ancora attiva la raccolta porta a porta e il tuo condominio vorrebbe organizzarla di sua spontanea volontà, intervengono altre dinamiche che sono sì complesse, ma non impossibili. Ad ogni modo, oggi vogliamo affrontare il discorso organizzativo e normativo solo per i condomini ubicati nei Comuni dove è attiva la raccolta porta a porta.

Vediamo quindi cosa dice la normativa, ma anche alcune piccole soluzioni che il nostro condominio potrebbe adottare: per quanto la legge sia già molto chiara su cosa va fatto, crediamo che ci sia sempre qualcosa che possiamo fare nel nostro piccolo per rendere lo stabile ancora più green!

Come trovare il posto idoneo per posizionare i cassonetti destinati alla raccolta? Chi lo stabilisce?

L’assemblea di condominio, a seguito di una votazione, è tenuta a deliberare su:
– il luogo dove posizionare i contenitori;
– eventuali opere per la creazione di un’isola ecologica;
– l’incaricato della movimentazione e del lavaggio dei contenitori per i rifiuti.

Cosa succede se l’assemblea non delibera?

Se l’assemblea di condominio non riesce a prendere una decisione in merito a questi tre argomenti, l’amministratore provvederà scegliendo sia il luogo dove posizionare i bidoni che se affidare o meno la loro movimentazione ad un incaricato del condominio, oppure a una ditta esterna. Queste decisioni rientrano nell’ambito della gestione ordinaria, quindi nei poteri conferiti all’amministratore secondo l’articolo 1130 c.c.. Per questo non ci stancheremo mai di ripetere che partecipare alle assemblee, e renderle un luogo di dialogo propositivo, è importante in quanto è l’inquilino a rispondere delle inadempienze del proprio amministratore. Certo, contro il cattivo operato dell’amministratore è ammesso un ricorso dell’assemblea che può portare sia alla revoca dell’incarico che finire anche davanti al Tribunale, ma si tratta di iter lunghi e costosi.

I trasgressori condominiali: chi paga la multa?

È molto importante sapere che non rispettare le regole stabilite dagli organi competenti porta a sanzioni pecuniarie a carico dell’intero condominio. La polizia municipale, infatti, farà il verbale non al singolo trasgressore, ma all’intero condominio rappresentato dall’amministratore, il quale aggiungerà la multa al bilancio e che sarà pagata da tutti gli inquilini a seconda dei millesimi relativi alle loro abitazioni. Se i condòmini conoscono il responsabile, per ottenere il rimborso dovranno passare per le vie legali.

L’amministratore di condominio: i suoi obblighi
Come abbiamo visto, è l’assemblea che decide in merito all’organizzazione della raccolta differenziata, ad ogni modo, l’amministratore è tenuto a occuparsi della gestione di tutte le operazioni:

• l’amministratore è tenuto a informare i condòmini sulle norme per la custodia, la conservazione dei contenitori ricevuti e il loro utilizzo. È suo preciso dovere rendere consapevoli i condòmini sull’importanza di una gestione efficace della raccolta differenziata nel condominio per evitare di incorrere in spiacevoli conseguenze sia economiche che legali;
• è l’amministratore che riceve, custodisce e assegna i contenitori distribuiti in comodato d’uso gratuito dal Comune. In caso questi non vengano custoditi nel miglior modo possibile dall’inquilino, è quest’ultimo a pagare per i danni;
• la cura, la manutenzione e il lavaggio dei contenitori assegnati devono essere organizzate dall’amministratore. Nel caso in cui questa attività venga affidata a una ditta esterna, la spesa per la pulizia dei contenitori dei rifiuti va ripartita in base ai millesimi di proprietà.

A chi spetta il compito dello spostamento e della pulizia dei bidoni?

L’assemblea può decidere di affidare l’incarico a una ditta esterna di pulizie oppure a un inquilino. La ripartizione delle spese avviene mediante il calcolo dei millesimi, quindi, se i condòmini non vogliono sostenere il costo extra per il servizio di spostamento e pulizia dei bidoni, il servizio dovrà essere effettuato dagli inquilini in modo autonomo. Qui però interviene un fattore molto determinante: il buon senso poiché ogni condòmino dovrà rendersi autosufficiente e responsabile, pena multe salatissime.

Cosa possiamo fare come condòmini per agevolare queste operazioni e cooperare per rendere tutto più semplice e vivibile?

È vero che la Legge disciplina già la raccolta differenziata, ma i condòmini possono fare di più. Crediamo che sia possibile adottare all’interno del contesto condominiale qualche piccolo accorgimento per rendere il luogo in cui abitiamo ancora più ecologico, vivibile ed efficace, ad esempio:

• Predisporre dei bidoni speciali per la raccolta di toner e altri materiali non riciclabili tramite convenzioni stipulate con ditte autonome.
• Creare delle isole ecologiche curate, magari all’interno dei gabbiotti in muratura esterni, sempre accessibili, puliti e igienici, ma soprattutto riparate dalla pioggia e dagli animali. Se tutti gli inquilini si sentono responsabili dell’area, basterà riordinare i bidoni e mantenere in ordine per facilitare le operazioni di pulizia.
• Ritiro di materiale ingombrante per i condomini ubicati in città sprovviste di un’isola ecologica comunale, come materassi e televisori.
• Una bacheca virtuale dove comunicare eventuali idee, osservazioni e suggerimenti oppure organizzare i turni per lo spostamento dei bidoni.

Queste sono solo delle idee molto semplici che come Condominio No Stress proponiamo ai nostri clienti. È indubbiamente vero che ogni intervento extra prevede un costo, ma questo verrebbe ripartito tra tutti gli inquilini e il servizio contribuirebbe a rendere ancora più vivibile le aree comuni dello stabile evitando incuria e sporcizia.

Quindi chi deve provvedere a trovare delle soluzioni innovative ed efficaci? Un buon amministratore di condominio ha l’obbligo di adoperarsi per trovare nuove idee e accorgimenti, ma ogni condòmino ha la responsabilità di contribuire con il proprio punto di vista. Come diciamo sempre, l’assemblea di condominio è uno spazio molto importante perché è qui che ognuno è chiamato a fare la sua parte e dove può, e deve, proporre delle soluzioni che contribuiscano a migliorare il luogo in cui vive.

E tu? Hai delle proposte che aiuterebbero il tuo condominio a essere sempre più ecologico e più efficiente? Parlacene sui social!

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