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Codice fiscale e nome del condominio

Nome e codice fiscale del condominio: tutto quello che devi sapere

Una delle domande che ci rivolgono di frequente riguarda l’identità del condominio, cioè il suo nome “di battesimo”, il codice fiscale e ogni altra informazione che sancisce la sua identità. Iniziamo col dire che il codice fiscale del condominio è obbligatorio ed univoco e viene assegnato dall’Agenzia dell’Entrate mentre il nome del condominio può essere di fantasia e ai fini degli adempimenti fiscali non conta poi molto. Ma entriamo subito nel vivo della questione per conoscere tutto ciò che c’è da sapere sul codice fiscale e sul nome del condominio.

Codice fiscale del condominio

Sebbene non abbia personalità giuridica e non eserciti attività economiche rilevanti ai fini dell’IVA, anche il condominio è obbligato ad avere un codice fiscale, soprattutto se ha più di 8 condòmini, poiché possiede comunque una titolarità fiscale ed è sostituto d’imposta. Potrebbero fare a meno del C.F. quelli inferiori agli 8 condòmini che sono svincolati dell’obbligo di nominare un amministratore di condominio. Tuttavia è consigliabile anche per i piccoli condomini poiché il codice fiscale è utile per altre evenienze o benefici ed è comunque necessario per questioni fiscali, come l’intestazione di forniture. Come per le ditte, il codice fiscale del condominio è un codice numerico composto da 11 numeri. I primi 7 identificano il condominio, i successivi 3 numeri indicano l’ufficio che l’ha rilasciato mentre l’undicesimo è un numero di controllo. A rilasciarlo è l’Agenzia delle Entrate e non è previsto nessun costo per l’attribuzione del codice fiscale condominiale. Solitamente è l’amministratore di condominio a richiederlo, anche protempore, oppure un delegato nominato dall’assemblea (come un proprietario dell’immobile, in assenza dell’amministratore di condominio). La domanda andrà presentata compilando il modello AA5/6 (scarica qui il Modello e istruzioni AA5/6) per via telematica oppure recandosi allo sportello dell’Agenzia. Al modello andrà allegata anche la copia del verbale dell’assemblea di condominio nella quale si indica chi presenterà la domanda e il relativo documento identificativo del richiedente. Il condominio sprovvisto di C.F. sarà soggetto a sanzione amministrativa. Il mancato adempimento, infatti, può causare problemi di responsabilità sia civili che penali.

Il codice fiscale del condominio ha diverse funzioni. La prima, e più importante, è quella di servire come intestazione delle fatture di acquisto di beni e servizi del condominio. Ai fini fiscali, infatti, ogni fattura condominiale deve essere attribuita unicamente al condominio mediante appunto il suo C.F.. Il codice fiscale condominiale è necessario anche per i contratti di fornitura di energia elettrica e le ritenute d’acconto su tutti i servizi erogati, a partire dalle manutenzioni e pulizie. Inoltre il codice fiscale condominiale è necessario anche per fruire di agevolazioni fiscali varie ed è necessario per conoscere la sua identificazione dal punto di vista reddituale e fiscale. L’amministratore di condominio dovrà utilizzarlo ogni volta che effettuerà/verserà ritenute d’acconto, redigerà l’attestazione unica per certificare le ritenute d’acconto effettuate durante l’anno e compilerà il modello 730.

Come potrai immaginare, il codice fiscale del condominio è univoco perciò una volta assegnato non sarà più possibile cambiarlo. Una volta assegnato, il codice fiscale potrà essere chiuso solamente quando il condominio cesserà di esistere come realtà giuridica autonoma. In questo caso basterà presentare un’istanza di chiusura. 

Alla luce di quanto abbiamo appena detto, il dubbio più comune riguarda il fatto che il codice sarà associato a una persona fisica, in caso di un rappresentante delegato dall’assemblea, oppure all’amministratore che ha presentato la domanda. Mentre il codice fiscale non può subire variazioni, ogni volta che avviene un cambio di amministratore di condominio, invece, il professionista è obbligato a comunicare la sua identità all’Agenzia delle Entrate, pena sanzioni amministrative onerose. Ovviamente, oltre al nuovo nome dell’amministratore, ogni variazione dei dati del condominio dovrà essere comunicata all’Agenzia.

Dove si trova il codice fiscale di un condominio?
Per conoscere il codice fiscale di un condominio basta recarsi negli uffici oppure accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate, entrare nell’apposita sezione e inserire l’indirizzo del condominio. Basterà consultare questa pagina dell’Agenzia delle Entrate per scoprire se il C.F. condominiale è valido. In alternativa, è possibile conoscere il codice fiscale di un condominio consultando i documenti siglati dello stabile.

Nome del condominio

Il nome del condominio, dunque, non è altro che la sua denominazione che comunicheremo all’Agenzia delle Entrate nello stesso modello AA5/6. Come è facile dedurre, però, ciò che conta ai fini legali e fiscali è il codice fiscale del condominio, che è univoco e obbligatorio. Il nome del condominio, infatti, non ha nessuna valenza e può essere di fantasia oppure (preferibilmente) può coincidere con il nome della via più il numero civico dello stabile. In realtà, non esistendo particolari veti sulla nomenclatura, il condominio può essere “battezzato” con nomi anche molto suggestivi che poco c’entrano con il luogo o con le indicazioni stradali. Un nome sofisticato ed elegante, ad esempio, contribuirà ad accrescere anche il valore immateriale del bene. Il nome può essere modificato in qualunque momento, sempre tramite l’Agenzia delle Entrate.

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