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Il breviario del buon condòmino

Come amministratori e consulenti condominiali, in questo blog, puntiamo i riflettori sempre sulle nostre rispettive figure professionali, sui doveri e sugli obblighi e parliamo sempre dei diritti del condòmino, ma mai dei suoi doveri. Le persone che vivono in un condominio (noi compresi poiché prima di essere degli esperti siamo innanzitutto inquilini) hanno un’enorme responsabilità nel mantenimento di un clima sereno e pacifico. L’operato dell’amministratore è fondamentale. Non c’è dubbio che come professionista ha l’obbligo di garantire ai propri condòmini un clima di serenità, di efficienza e di trasparenza, ma per vivere bene in condominio dobbiamo tutti fare la nostra parte e, a volte, non è sempre colpa del povero amministratore se le cose non funzionano.

Abbiamo raccolto così i 10 accorgimenti d’oro che a nostro avviso ti aiuteranno a fare la tua parte per contribuire a mantenere un clima sereno e propositivo nel tuo condominio.

Il buon condòmino:

1.Ha dei rapporti civili con il vicinato e, se può, aiuta gli altri 

Il nostro appartamento non è un’isola. Co-esistere con l’altro è una sfida carica di variabili e problematiche. Non dobbiamo essere amici né con i nostri vicini né con il nostro amministratore eppure è un nostro dovere andare d’accordo con loro. Il nostro vicino di casa potrebbe non esserci simpatico; il vicino e il nostro amministratore potrebbero avere delle preferenze personali, politiche e comportamentali antitetiche alle nostre, ma è comunque un nostro dovere trovare un punto in comune in nome di qualcosa che dovrebbe essere caro a tutti nel condominio: l’armonia e il quieto vivere. Essere un buon condòmino significa prima di tutto essere rispettosi, tolleranti e aperti al dialogo. Non occorre fare cene o fermarsi per lunghe chiacchierate sul pianerottolo: occorre ascoltare, proporre e cercare sempre di mettersi nei panni dell’altro.   

2. Non chiama il proprio amministratore a ogni ora del giorno e della notte

Lo sappiamo: esistono degli amministratori di condominio fantasma che spariscono per settimane e non rispondono mai alle nostre chiamate. Come abbiamo detto già molte volte, l’amministratore ha l’obbligo di essere reperibile (nelle ore lavorative), ma questo non significa che possiamo interpellarlo per ogni sciocchezza e in qualunque ora del giorno e della notte. Se l’amministratore è inadempiente, per ovvie e comprovate ragioni, hai un’arma a tuo favore: la sua revoca. Il tuo amministratore però non è tenuto a rispondere alle tue chiamate delle 2 di notte perché vuoi lamentarti del vicino che russa. Se hai un problema con un vicino, cerca di risolverlo con il diretto interessato. Se hai un problema in condominio che va risolto (ma non è un’urgenza imminente) e che il tuo amministratore avrebbe già dovuto risolvere, ma non lo ha ancora fatto, contattalo educatamente con una e-mail ufficiale. Se non risponde, chiamalo in orario lavorativo (nei giorni lavorativi dalle 9:00-18:00). Se dopo averle provate tutte l’amministratore è latitante e durante l’anno non ha nemmeno convocato l’assemblea ordinaria, hai il diritto di convocare l’assemblea tu stesso, anche per discutere della sua revoca. La Corte di Cassazione ha stabilito una soglia di tollerabilità quando il livello medio del rumore di fondo supera i 3,5 decibel, quindi se questo si verifica e se il vicino, nonostante i tuoi reclami e quelli dell’amministratore, continua a infrangere il regolamento, puoi rivolgerti autonomamente a un legale o alle autorità. 

Sono considerati rumori molesti:

– cani che abbaiano a tutte le ore

– musica e tv ad alto volume

– feste protratte fino a tarda notte

– motore dell’automobile acceso a lungo

– rumore di tacchi

– pianto dei bambini

– utilizzo di martelli pneumatici o altri strumenti rumorosi

– Liti a voce alta, urla e canti

Se invece c’è un pericolo imminente, ad esempio un incendio, non chiamare l’amministratore: chiama i pompieri! In caso di schiamazzi notturni puoi chiamare direttamente le forze dell’ordine. 

3. Se ha una perplessità, un dubbio o una rimostranza ne parla con i  vicini, lo scrive sulla bacheca condominiale o lo sottopone all’assemblea

L’assemblea di condominio è un’ottima occasione anche per esporre i tuoi dubbi e le tue perplessità, ma di certo, non è possibile convocare un’assemblea straordinaria per ogni piccolo dubbio. La bacheca condominiale online, uno strumento che incoraggiamo caldamente, è un’ottima soluzione per esporre al tuo amministratore, e a tutti i condòmini, una problematica che vorresti risolvere. Se la problematica riguarda un problema comune facilmente risolvibile, come ad esempio la gestione della spazzatura o la pulizia delle scale, prova a parlarne prima con i tuoi vicini. Cerca una soluzione, poi proponila nella bacheca oppure direttamente al tuo amministratore che la inserirà nell’ordine del giorno della prossima assemblea. Se invece è un problema che riguarda un solo condòmino, parlane con il diretto interessato, anche se sembra impossibile! Ricorda: con garbo e con gentilezza si può affrontare qualsiasi discorso.

4. Non fomenta l’odio tra gli inquilini, ma risolve i problemi proponendo soluzioni

Il punto 3 ci porta inesorabilmente alla spiacevole quanto diffusa prassi di creare fazioni e schierarsi alimentando dissapori e fraintendimenti. Avere delle preferenze è umano, litigare invece è inutile. Il condominio è un interesse di tutti, l’assemblea è sovrana quindi se hai dei problemi con il regolamento puoi proporre di cambiare dei punti che verranno così sottoposti a una votazione democratica. Se hai un problema con un condòmino hai tanti strumenti a tuo favore, come il dialogo, ma di sicuro aizzare gli altri inquilini contro di lui/lei non è uno di questi. Se vedi un problema, prima di farne un dramma, pensa alla soluzione. Se neanche tu riesci a trovare la soluzione ci sono due opzioni: il problema non sussiste oppure devi trovarla insieme agli altri condòmini.

5. Rispetta gli spazi comuni

Le scale, l’ascensore, il cortile e il parcheggio sono di tutti e tutti hanno il diritto di utilizzarli, ma anche il dovere di prendersene cura, di condividerli e di tenerli puliti e ordinati. Considera gli spazi comuni – o gli spazi privati degli altri inquilini – come se fossero parte del tuo stesso appartamento. Questo non significa che lì puoi fare tutto ciò che vuoi, al contrario, significa che devi avere la stessa cura che metti nei confronti del tuo salotto e del tuo bagno. Non gettare mozziconi di sigaretta a terra; non far cadere l’acqua sul piano di sotto mentre innaffi le piante o lavi il pavimento; se puoi, anche se non è di tua competenza, raccogli la spazzatura in cortile se ne vedi in giro; annaffia le aiuole comuni se stanno morendo e nessuno interviene; raccogli i bisogni dei tuoi animali domestici e assicurati di non lasciare peli in giro. Non devi diventare il tuttofare del condominio, ma devi tenere a mente che se il cortile o l’atrio sono sporchi, il problema potresti averlo causato anche tu con dei comportamenti incivili.

6. Rispetta gli orari di riposo

Stai pensando di appendere una mensola o un quadro? Vuoi scatenarti in una sessione di aerobica facendo vibrare tutto il pavimento? Vuoi suonare il tuo strumento musicale? Vuoi esercitarti a camminare sui tacchi? Devi traslocare o trasportare dei mobili? Non ci sono problemi, prima però controlla l’orologio. Ogni condominio ha il suo regolamento e stabilisce i propri orari durante i quali bisogna evitare di fare rumori molesti. Solitamente le fasce orarie in cui rispettare il silenzio sono:

  • dalle 21:00 alle 8:00 del mattino (in estate si può estendere alle 23:00)
  • tra le 13:00 e le 16:00

Per quanto riguarda i lavori di manutenzione nel tuo appartamento (se non c’è bisogno di chiedere dei permessi comunali) gli orari in cui puoi eseguire questi lavori vanno dalle 8:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00. Quindi non puoi montare una mensola alle 21:00, a meno che tu non abbia chiesto il permesso.

7. Fa attenzione quando stende il bucato e innaffia le piante

Stendere i panni in balcone, ad esempio, è una di quelle attività che puoi fare solo se il regolamento condominiale lo consente espressamente. Se sei nuovo oppure non hai mai consultato il regolamento prima, ti consigliamo di rimediare subito per capire cosa puoi e cosa non puoi fare. Stendere il bucato, fare la lavatrice, passare l’aspirapolvere, annaffiare le piante, far giocare i bambini in cortile, ascoltare la musica e tante altre attività quotidiane potrebbero essere espressamente vietate dal regolamento e ignorandolo, potresti commettere un’infrazione o creare inutilmente dei contrasti. Se nel tuo condominio regna l’anarchia e non esiste un regolamento ufficiale che definisca degli orari per svolgere queste attività “moleste”, proponi in assemblea di crearne uno: avere delle regole fisse aiuterà te e i tuoi vicini a mantenere la pace e l’armonia.

8. Chiede il permesso se fa una festa, un trasloco oppure i lavori in casa

Chiedere il permesso per svolgere un’attività che potrebbe risultare rumorosa – anche se la svolgerai negli orari consentiti – non è solo un atto di civiltà o di cortesia, ma è un tuo dovere. A maggior ragione se l’attività potrebbe sforare gli orari permessi dal regolamento. Se vuoi fare una festa che con ottime probabilità si protrarrà oltre l’orario stabilito; se stai organizzando un trasloco (anche se negli orari consentiti) oppure stai partendo per le vacanze alle 3:00 del mattino e dovrai trascinare trolley e valigie pesantissime, parlane prima con i tuoi vicini, informali per evitare loro spiacevoli sorprese. Puoi farlo a voce, con un messaggio nella cassetta delle lettere o nella bacheca condominiale, virtuale o online. Questo ti eviterà di creare delle problematiche facilmente risolvibili e renderà i tuoi vicini più tolleranti e disponibili. Essere svegliati alle 3:00 del mattino dai rumori molesti può essere un’esperienza traumatica per un vicino ignaro. Sapere invece che il proprio vicino partirà alle 3:00 del mattino e, pur non volendo, potrebbe fare rumore, metterà il tuo vicino in una condizione di accettazione più serena e ti eviterà delle spiacevoli discussioni in futuro. Di contro, se il tuo vicino ti avvisa che farà il trasloco, e tu puoi aiutare anche solo portando una piccola scatola giù per le scale, dagli una mano, se puoi! La cortesia reciproca, anche se di circostanza, può diventare uno strumento potentissimo a tuo favore per semplificare la vita in condominio.

9. Non sparla dei vicini o del suo amministratore, ma sceglie sempre la via del dialogo

Come abbiamo detto, la convivenza in condominio è una delle sfide più ardue da affrontare. Più il condominio è grande, più le persone aumentano, più l’incomprensione cresce. Avere un problema con il vicino di pianerottolo, con l’inquilino del piano di sopra oppure con il proprio amministratore è normale. Non risolvere gli screzi e nutrire le incomprensioni alimentando i pettegolezzi, invece, a lungo andare può portare a delle situazioni estreme, dai dispetti fino agli atti di violenza vera e propria. Arrivare in tribunale è più facile di quanto sembra e nessuno vorrebbe mai doverlo fare! Confrontarsi con gli altri inquilini per capire se il problema che stiamo vivendo è reale, va bene. Dopo aver preso consapevolezza, però, bisogna agire con chiarezza scegliendo la via del dialogo, evitando di spettegolare. Dalla ragione potresti passare al torto. Se un vicino ha un cane che abbia notte e giorno; se il tuo amministratore non convoca mai l’assemblea o non è mai reperibile; se l’inquilino del piano di sopra è troppo rumoroso è normale non essere contenti. Cosa puoi fare? Parlane con garbo e rispetto al diretto interessato e, se dopo diversi tentativi, questo non si dimostra incline al dialogo, parlane con il tuo amministratore (o convoca un’assemblea straordinaria, se il problema è proprio l’amministratore). Se la situazione non cambia, puoi  intraprendere le vie legali consultando un avvocato, ma non scegliere mai la lite e il dispetto gratuito: la situazione può degenerare e, anche se inizialmente avevi ragione, puoi andare incontro a dei seri provvedimenti penali.

10. Sorridi e sii gentile

L’incomprensione tra vicini può nascere anche da un mancato sorriso in ascensore. Tutti noi siamo presi dai problemi della quotidianità, ma un volto accigliato o un mancato saluto sul pianerottolo o nel parcheggio potrebbe essere percepito dal nostro vicino come un atteggiamento ostile. Ricorda sempre che ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile e aperto al dialogo, sempre, soprattutto se vivi in condominio. Come inquilini siamo tutelati dal Codice Civile e conoscere i nostri diritti ci dà la misura di cosa possiamo e cosa non possiamo fare per difenderci da un cattivo amministratore o da un cattivo condòmino. Prima però, dobbiamo capire se il cattivo inquilino siamo proprio noi oppure se abbiamo fatto tutto il possibile per risolvere una problematica.

Hai fatto tutto il possibile per essere un buon inquilino? Parliamone! 

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