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rincari bolletta

Caro energia per i condomini: c’è il rischio di restare al freddo?

I condomini rischiano l’interruzione totale della fornitura durante l’inverno che si avvicina. A lanciare l’allarme è  l’Associazione Consumerismo No Profit  a cui si sono rivolti centinaia di amministratori di condominio preoccupati. Con l’inverno alle porte e l’abbassamento delle temperature il problema non è più rimandabile. Gli altri accorgimenti suggeriti nel Piano di Risparmio Energetico del Ministero della transizione ecologica potrebbero non essere sufficienti per i condomini, che rischiano un’interruzione totale della fornitura di elettricità o rincari fino al 400%. A quanto pare gli operatori starebbero recedendo in anticipo dai contratti o, alla meglio, sarebbero già corsi ai ripari chiedendo nuove e onerose garanzie. Purtroppo le quote riscaldamento potrebbero quadruplicarsi rispetto al 2021 e dunque, per i condòmini, diventerà sempre più difficile trovare contratti di fornitura sul mercato a causa del rischio di morosità. Come spiega Consumerismo, molti gestori chiedono integrazioni delle garanzie fino a €30.000 per un condominio di 20 appartamenti.

Come fronteggiare i rincari bollette?

Se i proprietari delle case private hanno iniziato a rendersi conto delle bollette di luce e gas sempre più salate a partire da questa estate, gli inquilini di un condominio con impianti centralizzati di riscaldamento potrebbero non essersene ancora accorti. Con ottime probabilità, infatti, i condomini si renderanno conto della situazione drammatica solo alla presentazione del consuntivo da parte degli amministratori, cioè troppo tardi per correre ai ripari. C’è anche un altro rischio, come spiega Luigi Gabriele, il Presidente dell’Associazione Consumerismo no profit:

“Ci è stato segnalato infatti che per continuare a fornire i clienti condomini, molti gestori stanno comunicando la necessità di integrare le garanzie ritenute insufficienti rispetto al momento della stipula.  Un caso emblematico è quello di una segnalazione che ci è giunta ove un operatore ha richiesto una integrazione delle garanzie di 30.000 euro pena l’interruzione della fornitura entro 15 giorni”.

conclude Gabriele:

“Allertiamo i condomini che sarà difficile in questo momento trovare un nuovo fornitore sul mercato, soprattutto che ci offra prezzi fissi e vantaggiosi, pertanto è fondamentale optare che per la possibilità di facilitare i condomini ad accedere ai bonus gas che, come noto, non sono elargiti dagli operatori ma richiedono una richiesta da parte degli aventi diritto” 

In qualità di amministratori di condominio abbiamo a disposizione diverse misure per fronteggiare il problema, ad esempio verificando i contratti in essere e assicurarsi per tempo della scadenza; mettere sin da subito a conoscenza delle eventuali modifiche contrattuali gli inquilini; non temporeggiare e avvertire dell’eventualità di fronteggiare delle bollette di luce e gas abnormi; iniziare sin da ora la ricerca di eventuali nuovi fornitori; eventualmente, l’amministratore può valutare anche il rientro in tutela. Esistono anche delle misure più ecosostenibili, come l’adottamento di interventi finalizzati al risparmio energetico e alla riduzione del fabbisogno, soprattutto del gas. Per il cappotto o per altri interventi ecosostenibili, ovviamente, avremmo dovuto adoperarci prima dell’estate.

In qualità di inquilini di condominio, invece, vi invitiamo ad assicurarvi sin da subito – qualora il vostro amministratore non l’avesse ancora fatto – che l’incaricato si stia adoperando per fronteggiare i rincari dell’energia. In ogni caso, per essere ulteriormente sicuri di non ritrovarvi in mano una bolletta salatissima, vi invitiamo a ridurre ulteriormente i consumi rispetto a quanto consigliato dal governo circa la temperatura del riscaldamento e la durata di accensione. Indubbiamente l’inverno è in arrivo, ma adottando qualche accortezza in più è possibile restare al caldo senza spendere un patrimonio. Ad esempio, evitiamo dispersioni di calore inutili lasciando porte e finestre aperte mentre scaldiamo la zona, riscaldiamo solo la stanza che stiamo occupando e promuoviamo forme di autoproduzione e autoconsumo. Secondo Rossana De Angelis, presidente dell’associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari:

«C’è innanzitutto un problema di morosità già dalla stagione pregressa perché nella stagione 2021-2022 i condomini hanno avuto la fornitura con preventivi approvati a settembre 2021 quando il prezzo non era ancora esploso, ma da gennaio 2022 i costi sono saliti e questo ha portato a squilibri economici e finanziari. A consuntivo la spesa è risultata maggiore e mi risulta che molti condomini non siano in regola con i pagamenti. E la morosità con gli operatori significa la chiusura del contatore condominiale e quindi dell’impianto termico centralizzato, che non solo mette in funzione il riscaldamento, ma in alcuni casi dà anche l’acqua calda».

Indipendentemente dalle colpe o dalle cause, quello che si prospetta è un periodo, e un inverno, difficile. Ma come sempre la prevenzione e una comunicazione chiara e trasparente tra amministratore e inquilini è la soluzione a (quasi) tutti i problemi. Il rinnovo dei contratti a partire da ottobre potrebbe essere impossibile e drammatico. Gli amministratori di condominio non sanno cosa fare e i condomini sono disperati poiché i rincari sarebbero di circa il 2-400% rispetto al 2021. Davanti a questo scenario, però, non dobbiamo disperare: sediamoci e troviamo insieme una soluzione.

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